Allontanamento volatili 

Quando parliamo di allontanamento volatili come facciamo in questo articolo stiamo parlando di un argomento nel quale in effetti non si può fare a meno di parlare, nel senso che stiamo parlando di un problema che ancora è molto presente in varie città soprattutto nelle grandi città e mette in difficoltà moltissime persone.  Anzi fino a qualche anno fa prima che le attenzioni dei telegiornali si spostassero giustamente sulla tragedia del Covid prima e poi sulle varie guerre dopo, di sicuro avremmo visto tanti servizi e tanti articoli di giornale che parlavano di questo problema e anche video che venivano condivisi su internet di vari volatili.  Parliamo in particolare di piccioni e gabbiani, per esempio, che invadevano i monumenti pubblici oltre che anche gli edifici privati e c’erano anche quelle scene tragicomiche di questi animali che fregavano le borse alle persone che erano andate a fare spesa e gli rubavano anche i panini mentre mangiavano. Dobbiamo anche dire che fino a un certo punto questo fenomeno dei volatili veniva abbastanza sottovalutato, finché poi ci si è resi conto che era un problema che riguarda tutti anche perché questi animali si spostavano anche nei balconi più bassi diventando un problema per varie famiglie per esempio. Sono un problema anche per quelle persone che comunque amano gli animali e quindi chiaramente non vogliono fargli del male e semplicemente c’è bisogno di trovare dei compromessi per vivere tutti in santa pace sostanzialmenteAnche perché dobbiamo tenere presente che questi volatili non è che semplicemente sporcano potendo lasciare dei residui di feci magari nelle terrazze o nei balconi, però potenzialmente sono animali che sono veicoli di malattie infettive, e soprattutto quando magari in quella casa ci sono bambini e animali domestici l’attenzione deve essere molto alta.Ma soprattutto bisogna rendersi conto che non sono quei classici problemi che noi possiamo risolvere in autonomia, ma abbiamo bisogno di esperti nel settore e ne parliamo meglio nella seconda parte dell’articolo. Quando si ha il problema dei volatili bisogna affidarsi a degli esperti nel settore Fermo restando che già abbiamo specificato nella prima parte che non si può sottovalutare questo problema dei volatili e la loro invasione negli spazi urbani, di certo la soluzione migliore non è quella che prendono quelle persone che gli danno anche da mangiare perché poi quelle torneranno, ed è per quello che volevamo segnare nel titolo di questa seconda parte che bisogna affidarsi a dei professionisti del settore.Professionisti che vorranno venire a fare un sopralluogo che gli serve per guardare la situazione da vicino e intuire quali possono essere i metodi più adeguati ad allontanarli. Anche grazie alle battaglie degli animalisti, comunque, questi metodi ormai non sono più aggressivi ma sono comunque altrettanto efficaci.Un esempio su tutti può riguardare il diffusore elettrico che spaventa questi volatili che alla fine non si appoggerebbero più nelle terrazze o nei tetti, Oppure possiamo pensare anche al classico spaventapasseri che incute timore ai volatili e li allontana senza fare loro del male. 

Link Utili:

Anobium punctatum De Geer1774, è un insetto che si nutre della polpa del legno. La sua disposizione xilofaga è infatti all’origine del più comune appellativo di tarlo del legno, o anche tarlo dei mobili.
Appartiene all’ordine dei coleotterisottordine Polyphaga.
Di forma cilindrica, con elitre marrone scuro. Raggiunge una lunghezza che varia tra i 3 e i 5 mm. Il pronoto è simile ad un cappuccio da frate che copre la testa dell’insetto. Le antenne sono separate alla base e caratterizzate dal fatto che gli ultimi tre articoli sono considerevolmente più lunghi e larghi dei precedenti.
Gli esemplari femmina di A. punctatum depongono le uova (tra le 20 e le 60) in vecchi fori di sfarfallamento e/o in fessurazioni del legno. Dopo 4-5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, ivi stanziano fino a metamorfosi completa. Le larve si nutrono di cellulosa ed amido, e depositano fibre di legno ed escrementi, ovvero il “rosume”. Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno) fuoriesce dal legno per sfarfallare all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, dal diametro di 2 mm circa, indicativi del suo passaggio. Il rosume è scarso e i depositi granulari sono a forma di limone. Le larve presentano colore bianco e corpo molle e una forma quasi scarabeiforme. Si nutrono di cellulosaemicellulosa e lignina; sostanze organiche molto complesse digeribili grazie a particolari enzimi molto potenti. L’incubazione all’interno del legno può durare anche più di 3-4 anni. (Wikipedia)