Chiunque leggerà questo articolo potrebbe avere bisogno di un servizio di disinfestazione e bonifica tafani e fortunatamente ormai di queste imprese ne troviamo quante ne vogliamo e anzi semmai avremo difficoltà nella scelta e le troviamo anche in una città che non è una metropoli.
Un’altra considerazione da fare è che comunque ci sono persone che conoscono altri animali infestanti quali scarafaggi, blatte, topi, roditori, cimici da letto, ma i tafani magari nemmeno li conoscono, ma ciò non significa che non siano insidiosi.
Rispetto alle prime informazioni importanti da sapere una è che parliamo della famiglia dei ditteri e soprattutto quello che dobbiamo sapere che possono provocare danni sia all’uomo ma anche gli animali domestici, e parliamo di cani e gatti fino ad arrivare anche alle piante.
Purtroppo, questi animaletti si mimetizzano bene e molte persone le scambiano per dei mosconi e sono animaletti molto attratti dal calore e per questo proliferano nei luoghi molto umidi e ormai l’umidità c’è dappertutto e basta osservare le estati degli ultimi vent’anni.
Sono animaletti che comunque troviamo prevalentemente in un ambiente esterno e prediligono animali quali i cavalli e i grandi ruminanti, ma questo non esclude che possono attaccare l’uomo soprattutto quando ce ne stanno tante e soprattutto quando siamo nella classica giornata molto umida e non c’è vento.
Per questo è la prima regola è non sottovalutarli è comunque è una delle prime cose che ci spiegano gli esperti nel settore e che sono animali che possono provocare danni gravi in ambito agricolo e zootecnico e soprattutto sono animaletti che possono essere veicoli di malattie infettive e quindi bisogna fare grande attenzione rispetto agli stessi.
Tra l’altro visto che facevamo riferimento al fatto che sono potenzialmente più pericolosi negli spazi esterni è chiaro che se magari noi abbiamo in casa un giardino dove ci giocano i nostri bambini e dove ci giocano i nostri animali domestici dobbiamo stare ancora molto più attenti e soprattutto non dobbiamo sottovalutarli se ci accorgiamo della loro presenza.
Quando in realtà la cosa migliore in questi casi è sempre avere un’impresa di disinfestazione di riferimento, anche perché è una impresa che ci sarà utile, per esempio, per altri animali e per altri parassiti come le blatte o gli scarafaggi o i topi e già ne abbiamo menzionati alcuni all’inizio dell’articolo.
Non dobbiamo mai sottovalutare la presenza dei tafani
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte purtroppo ci sono persone che ancora sottovalutano la presenza di questi animaletti e lo fanno perché non li conoscono e questo è un caso.
Mentre un altro caso se vogliamo più grave riguarda quelle persone che riconoscono ma che pensano di essere loro a poter risolvere un’eventuale infestazione delle stesse con dei prodotti e quindi di fare tutto in autonomia e praticamente perderanno tempo senza risolvere nulla.
Il segreto in questi casi è affidarsi a dei professionisti nel settore che di sicuro se li contattiamo ci diranno di organizzare un sopralluogo all’interno del quale ci spiegheranno tutto quello che dobbiamo sapere rispetto agli stessi.
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Anobium punctatum De Geer, 1774, è un insetto che si nutre della polpa del legno. La sua disposizione xilofaga è infatti all’origine del più comune appellativo di tarlo del legno, o anche tarlo dei mobili.
Appartiene all’ordine dei coleotteri, sottordine Polyphaga.
Di forma cilindrica, con elitre marrone scuro. Raggiunge una lunghezza che varia tra i 3 e i 5 mm. Il pronoto è simile ad un cappuccio da frate che copre la testa dell’insetto. Le antenne sono separate alla base e caratterizzate dal fatto che gli ultimi tre articoli sono considerevolmente più lunghi e larghi dei precedenti.
Gli esemplari femmina di A. punctatum depongono le uova (tra le 20 e le 60) in vecchi fori di sfarfallamento e/o in fessurazioni del legno. Dopo 4-5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, ivi stanziano fino a metamorfosi completa. Le larve si nutrono di cellulosa ed amido, e depositano fibre di legno ed escrementi, ovvero il “rosume”. Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno) fuoriesce dal legno per sfarfallare all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, dal diametro di 2 mm circa, indicativi del suo passaggio. Il rosume è scarso e i depositi granulari sono a forma di limone. Le larve presentano colore bianco e corpo molle e una forma quasi scarabeiforme. Si nutrono di cellulosa, emicellulosa e lignina; sostanze organiche molto complesse digeribili grazie a particolari enzimi molto potenti. L’incubazione all’interno del legno può durare anche più di 3-4 anni. (Wikipedia)