Nel caso in cui non si può più stare nella propria abitazione con tranquillità, per il fatto che addirittura si è soggetti ad un’infestazione causata dagli insetti, a questo punto si può chiedere un’operazione di bonifica tafani, la quale sia dedicata specificatamente a tale tipologia di animale infestante. I tafani è possibile che infastidiscano in modo eccessivo nel corso dell’estate, giungono quando il clima si riscalda e risultano fastidiosissimi specialmente per chi ama la serenità. Nello stesso modo della più grande quantità di animali infestanti è possibile che vengano richiamati dalle sorgenti di cibo, però realmente risultano attirati perfino dalla gente, ed appare complicato cacciarli dal lato interiore della propria abitazione. Tale problematica si manifesta per il fatto che gli antiparassitari che si comprano dalle mensole dei punti vendita competenti, sono utili soltanto per pochissime situazioni e non riescono certamente ad annientare un’infestazione, addirittura per il motivo che ci si intossicherà spruzzandoli in modo esagerato. Però nel caso in cui si trascura l’infestazione, ciò è possibile che diventi una reale occupazione, complicata da tenere sotto controllo, pure per la ragione che si riproducono in modo rapidissimo. Il calore si presenta come un mezzo specifico per far giungere tali insetti, poiché adorano l’umidità e in special modo sono attratti dagli alimenti umidi e dall’odore della spazzatura. Perciò risulta fondamentale non possedere degli alimenti avariati dentro la propria abitazione o dell’acqua stagna, dato che all’interno è probabile che ci siano pure delle larve. Un ulteriore fattore importantissimo risulta quello di arieggiare la propria abitazione in svariate occasioni durante le giornate.
Il pericolo dell’esistenza di tafani e per quale motivo domandare una bonifica
Una bonifica seria elimina moltissimi pericoli dati dall’esistenza dei tafani, per ipotesi uno dei pericoli maggiormente fastidiosi risulta quello connesso alle patologie delle quali sono veicoli e che potrebbero contagiare. I tafani pizzicano, e ognuno di quei gonfiori visibili dovuto a loro pizzico, dovrebbe essere sterilizzato. Conviene controllare continuamente, in special modo nei bambini, la possibile bozza dovuta da un pizzico di tafani, poiché è possibile che risultino insofferenti o che siano in grado di produrre un’infezione, la quale dovrà essere presa in tempo e medicata con gli antibiotici. Certamente nel caso in cui tale pizzico protende a riproporsi, si propone nuovamente per il motivo che sono presenti molti tafani dentro la propria abitazione ed occorre risolvere questa complicazione, utilizzando delle cure su chi è stato punto, ma specialmente eseguendo una prevenzione cautelativa con una bonifica casalinga, la quale risulta indirizzata ad eliminare la quantità di tafani presenti dentro il proprio possedimento. Oltretutto i tafani, allo stesso modo delle mosche, potrebbero dare una fortissima sensazione, e ciò è dovuto alla loro esistenza, che scarseggi la pulizia dentro la propria abitazione. Perciò risulta necessario non dilungarsi a sopportare tale circostanza, ma provare ad eliminarli il più presto possibile, per ristabilire una tranquillità e armonia casalinga, e poter fare venire tranquillamente i propri congiunti e i propri cari, pure quelli che posseggono addirittura dei bambini, togliendoli l’ansia di ritornare al loro appartamento con delle brutte sorprese. Vale a dire grossi pizzichi che in seguito possono essere problematici da gestire in certe situazioni, e potrebbero produrre shock anafilattici a chi è più propenso.
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Anobium punctatum De Geer, 1774, è un insetto che si nutre della polpa del legno. La sua disposizione xilofaga è infatti all’origine del più comune appellativo di tarlo del legno, o anche tarlo dei mobili.
Appartiene all’ordine dei coleotteri, sottordine Polyphaga.
Di forma cilindrica, con elitre marrone scuro. Raggiunge una lunghezza che varia tra i 3 e i 5 mm. Il pronoto è simile ad un cappuccio da frate che copre la testa dell’insetto. Le antenne sono separate alla base e caratterizzate dal fatto che gli ultimi tre articoli sono considerevolmente più lunghi e larghi dei precedenti.
Gli esemplari femmina di A. punctatum depongono le uova (tra le 20 e le 60) in vecchi fori di sfarfallamento e/o in fessurazioni del legno. Dopo 4-5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, ivi stanziano fino a metamorfosi completa. Le larve si nutrono di cellulosa ed amido, e depositano fibre di legno ed escrementi, ovvero il “rosume”. Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno) fuoriesce dal legno per sfarfallare all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, dal diametro di 2 mm circa, indicativi del suo passaggio. Il rosume è scarso e i depositi granulari sono a forma di limone. Le larve presentano colore bianco e corpo molle e una forma quasi scarabeiforme. Si nutrono di cellulosa, emicellulosa e lignina; sostanze organiche molto complesse digeribili grazie a particolari enzimi molto potenti. L’incubazione all’interno del legno può durare anche più di 3-4 anni. (Wikipedia)