Bonifica vespe 

Quando parliamo di bonifica vespe come facciamo in questo articolo stiamo parlando praticamente dei servizi di disinfestazione, servizi che vengono messi a disposizione dalle varie imprese presenti sul territorio e ci sono molte persone che ne hanno già una di riferimento non solo per le vespe, ma anche per altri insetti e per altri animali parassiti.

 Ma soprattutto possono essere anche persone che hanno già avuto esperienza di essere punte delle stesse e quindi sono preoccupate soprattutto quando parliamo di persone allergiche e una puntura di una vespa può diventare molto pericolosa per loro e queste punture in realtà non sono piacevoli per nessuno. Fortunatamente comunque esistono queste imprese nel settore che possono fare anche incontri di monitoraggio se noi in quell’appartamento in quel casolare o in qualsiasi altro locale abbiamo avuto già questa esperienza e sono incontri che servono per la prevenzione e quindi per evitare che ritornino queste vespe.  Ed è un qualcosa di ancora più delicato se non parliamo di un locale privato ma parliamo di un locale aperto al pubblico dove ci sono dei dipendenti da tutelare, ma soprattutto dove ci sono anche dei clienti che non vorrebbero trovarsi con un’invasione di vespe mentre magari vanno a mangiare in quel ristorante o vanno in quell’albergo per soggiornare. Di certo a prescindere dal luogo dove ci può essere questo problema è sempre sconsigliabile evitare soluzioni fai da te che sono soluzioni sempre abbastanza provvisorie e spesso soluzioni che fanno solo perdere tempo e con queste vespe il tempo è molto importante se vogliamo evitare che l’infestazione si allarghi.  Ma soprattutto le persone che intervengono in autonomia non si rendono conto che rischiano anche di essere punte delle vespe. Mentre chi lavora all’interno di queste imprese conosce le abitudini delle vespe quindi conoscere le loro caratteristiche e sa per esempio quali possono essere gli orari più adatti per poter eliminare i loro nidi senza essere attaccati. Sono varie le tecniche per allontanare le vespe da un luogo qualsiasi  Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte sono varie le tecniche che servono per allontanare queste vespe e una di queste si chiama vasi di trappola che servono a bloccare le ali dell’insetto e chi opera con questa tecnica deve essere anche abile a difendersi e quindi usare anche dei dispositivi di protezione. Anche perché le punture delle vespe non è che le possiamo definire fastidiose come faremmo con le punture delle zanzare, ma sono pericolose anche perché possono provocare delle allergie in particolare per alcuni soggetti. Un’altra cosa importante in questo contesto sarebbe evitare di fare confusione tra le vespe e le api e sono tutte cose che ci confermano che dobbiamo affidarci a degli esperti che comunque si occupano non solo gli interventi disinfestazione per le vespe, ma anche per esempio per le blatte.  Professionisti che intanto dovranno fare un sopralluogo per controllare dove si trova il nido e ad esempio se fosse in una zona facilmente raggiungibile poterlo eliminare a distanza con uno spray a lunga gittata.

Link Utili:

Anobium punctatum De Geer1774, è un insetto che si nutre della polpa del legno. La sua disposizione xilofaga è infatti all’origine del più comune appellativo di tarlo del legno, o anche tarlo dei mobili.
Appartiene all’ordine dei coleotterisottordine Polyphaga.
Di forma cilindrica, con elitre marrone scuro. Raggiunge una lunghezza che varia tra i 3 e i 5 mm. Il pronoto è simile ad un cappuccio da frate che copre la testa dell’insetto. Le antenne sono separate alla base e caratterizzate dal fatto che gli ultimi tre articoli sono considerevolmente più lunghi e larghi dei precedenti.
Gli esemplari femmina di A. punctatum depongono le uova (tra le 20 e le 60) in vecchi fori di sfarfallamento e/o in fessurazioni del legno. Dopo 4-5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, ivi stanziano fino a metamorfosi completa. Le larve si nutrono di cellulosa ed amido, e depositano fibre di legno ed escrementi, ovvero il “rosume”. Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno) fuoriesce dal legno per sfarfallare all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, dal diametro di 2 mm circa, indicativi del suo passaggio. Il rosume è scarso e i depositi granulari sono a forma di limone. Le larve presentano colore bianco e corpo molle e una forma quasi scarabeiforme. Si nutrono di cellulosaemicellulosa e lignina; sostanze organiche molto complesse digeribili grazie a particolari enzimi molto potenti. L’incubazione all’interno del legno può durare anche più di 3-4 anni. (Wikipedia)