Eliminazione dei tarli

Quando si tratta di procedere ad eliminazione dei tarli bisogna chiedere aiuto a un’azienda di alto livello che si occupa della disinfestazione che utilizzerà prodotti che si riveleranno efficaci.

 Oltre al fatto di erogare servizi che per noi saranno molto importanti, tenendo presente che purtroppo il problema dei tarli del legno può essere veramente spiacevole per quelle persone che dentro la loro casa si ritroveranno, quello che è un vero e proprio parassita.

 Ecco perché insistiamo sul fatto che, nel momento in cui si parla di disinfestazione, sarà il caso di mettersi nelle mani di qualcuno che ha delle competenze in merito, e che ha accumulato nel corso del tempo molta esperienza, riuscendo così a ideare delle strategie utili per eliminarli.

 Parliamo quindi di tecnici che ci daranno dei preziosi consigli per quanto riguarda i tarli del legno nel momento in cui vi dovessimo trovare in casa, o in un ambiente lavorativo dove c’è questo materiale.

 Chiaramente per essere sicuri di essere vittime in quel preciso momento di una infestazione dei tarli dobbiamo chiedere all’azienda un sopralluogo che verrà fatto da uno dei loro esperti, che giungerà nell’ambiente che noi indicheremo, facendo quella che sarà una vera e propria valutazione approfondita, utilizzando anche delle tecniche che permetteranno loro di individuare in maniera veloce dove è situato il problema dell’eventuale infestazione.

Inoltre dovranno anche capire dove si stanno trovando i tarli in quel momento, ma soprattutto quali rischi possono creare, nonché la gravità della situazione.

 Possiamo quindi affermare che se dovessimo essere preoccupati giustamente del destino dei mobili in legno, o anche della casa, visto che potrebbe succedere perché ci sono persone che vivono nelle case di legno con dei tetti di questo materiale, o con altri elementi. di sicuro affidandoci a un’azienda di alto livello saremo tranquilli sotto tutti i punti di vista.

 Come vengono eliminati nello specifico i tarli del legno

 In un certo senso, dobbiamo considerare che quando un’infestazione di questi parassiti come appunto i tarli di legno è particolarmente grave, i tecnici dovranno fare delle vere e proprie battaglie con questi appunto agenti infestanti, tenendo presente che il problema sarà maggiore in proporzione a quanti arredi di legno ci sono dentro quella casa, perché magari potremmo avere mobili di antiquariato, o comunque pezzi unici e di valore.

 Però a maggior ragione se dovessimo accorgerci che i tarli del legno stanno attaccando dei mobili che hanno un grande valore, o anche le travi, visto che agiscono all’interno dobbiamo muoverci, perché altrimenti saremo vittime di quest’opera di erosione e svuotamento del legno.

 Non è un caso che i tarli vengono considerati, così come i topi, tra i parassiti che generano più problemi dal punto di vista economico, anche se comunque quello peggiore è di sesso femminile, perché contribuisce alla riproduzione in maniera rapida di questo agente infestante.

 Ci basti pensare che, secondo quello che dicono gli esperti, un tarlo del legno di sesso femminile riesce a deporre una quantità superiore a 30 uova alla volta, tenendo presente che li potremmo trovare sia in casa, ma anche all’esterno nel giardino.

Link Utili:

Anobium punctatum De Geer1774, è un insetto che si nutre della polpa del legno. La sua disposizione xilofaga è infatti all’origine del più comune appellativo di tarlo del legno, o anche tarlo dei mobili.
Appartiene all’ordine dei coleotterisottordine Polyphaga.
Di forma cilindrica, con elitre marrone scuro. Raggiunge una lunghezza che varia tra i 3 e i 5 mm. Il pronoto è simile ad un cappuccio da frate che copre la testa dell’insetto. Le antenne sono separate alla base e caratterizzate dal fatto che gli ultimi tre articoli sono considerevolmente più lunghi e larghi dei precedenti.
Gli esemplari femmina di A. punctatum depongono le uova (tra le 20 e le 60) in vecchi fori di sfarfallamento e/o in fessurazioni del legno. Dopo 4-5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, ivi stanziano fino a metamorfosi completa. Le larve si nutrono di cellulosa ed amido, e depositano fibre di legno ed escrementi, ovvero il “rosume”. Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno) fuoriesce dal legno per sfarfallare all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, dal diametro di 2 mm circa, indicativi del suo passaggio. Il rosume è scarso e i depositi granulari sono a forma di limone. Le larve presentano colore bianco e corpo molle e una forma quasi scarabeiforme. Si nutrono di cellulosaemicellulosa e lignina; sostanze organiche molto complesse digeribili grazie a particolari enzimi molto potenti. L’incubazione all’interno del legno può durare anche più di 3-4 anni. (Wikipedia)